"Fin da piccolo un desiderio mi accompagnava, riaffiorando continuamente sopra ogni altro: trovare una chiave di comprensione del mondo che avrebbe portato pace a me e a tutte le persone a me care."
Satyam
SPACE

ABOUT THE WORK

Individuale

Ci sono momenti in cui sentiamo la necessità di parlare con qualcuno di una situazione difficile che stiamo vivendo. Essere ascoltati e sentirsi accolti è raro e prezioso. Può succedere poi che alcuni incontri facciano nascere il desiderio di proseguire un percorso di evoluzione, che non ha una fine.

Coppia

La mia esperienza mi insegna che una relazione nasce dall’incontro di due persone e che quello che succede all’interno di essa è il confluire di due entità. Nei miei incontri con la coppia il primo punto è creare uno spazio che permetta ad entrambi di esprimersi per mantenerla viva insieme.

Gruppo

La forza di un percorso di gruppo è simile ad un insieme di candele in una stanza buia. Ciascuna contribuisce a illuminarla. Se una folata di vento spegne una fiamma, la candela può avvicinarsi ad una accesa e quel fuoco riparte. Che si mediti o esplori se stessi, il sostegno di altri fa la differenza.
La lettura dei primi libri di Osho mi accese una fiamma nuova. Non solo finalmente qualcuno si poneva come "maestro di vita", offrendo un'esperienza diretta, ma asseriva con fermezza che la vera comprensione del mondo nasce spostando l’attenzione all'interno di noi stessi. Allora intrapresi un lungo viaggio per Poona, dopo alcune tappe in India e Nepal.
Dal primo incontro con Osho, non ho mai smesso quella ricerca costante dentro di me del "testimone", o sakshin, dell'osservatore che, in ciascuno di noi, non identificandosi con il proprio corpo-mente, ci indica la nostra natura profonda, vera, che va oltre a quello che appare ai nostri sensi.
Riconoscere Osho come maestro mi ha portato molti doni, primo fra tutti quello di rinforzare la mia passione e ricerca della verità, che è il significato del nome Satyam, ricevuto da lui. Non si tratta di una Verità assoluta, con la V maiuscola, bensì ciò che si rivela a me in ogni momento: semplice e autentica. Io la percepisco come qualcosa di universale che si manifesta in miliardi di frammenti individuali per poi riflettere il Tutto, come un ologramma.
Un altro regalo ricevuto da Osho è l'apertura verso ogni strada.
La resilienza e l'eclettismo unendosi al coraggio di continuare ad esplorare senza fermarsi e senza diventare superficiali, si trasformano in uno stimolo a raccogliere il meglio di ogni percorso fino a trovare la mia via, unica e irripetibile.
Quello che mi piacerebbe trasmettere ad altri è cercare la propria strada individuale della realizzazione della propria umanità.
La psicologia del profondo e gli antichi percorsi di crescita “spirituale” non vanno contrapposti, ma integrati, per un obiettivo comune: l’evoluzione dell’essere umano come individuo e come specie. Io mi sento parte di un gruppo di pionieri che cercano di tessere insieme introspezione psicologica e percorsi sapienziali. Il mio anelito è di arrivare sereno al momento in cui abbandonerò questo corpo, lasciando una piccola traccia della mia permanenza su questo pianeta, che lo renda anche solo un po’ migliore.

Satyam Umberto Bidinotto

Founder

Satyam, Umberto Bidinotto, laureato in Filosofia e Psicologo, è Master Pratictioner in PNL e Ipnosi Ericksoniana. L’incontro con Osho nel 1980 gli ha portato molti doni, primo fra tutti la sua appassionata ricerca della verità. Nel 1990 ha aperto l’OMC di Treviso e da allora conduce sedute individuali gruppi e trainings.

La nascita del centro

Nel 1990, ho aperto un centro di meditazione, una decina di anni dopo il primo viaggio a Poona e appena qualche mese prima che Osho lasciasse il corpo. Dopo sei anni, lo spazio non è più sufficiente e la sede si trasferisce a Ponzano.

OMC TREVISO

L’obiettivo principale è quello di condividere le mie esperienze, offrendo un luogo e degli strumenti a chi è assetato, come me, di una ricerca evolutiva. Le proposte riflettono quello che ho vissuto e sperimentato in prima persona.

SATORI 2000

In quell’anno così fecondo di attività, si organizza un ritiro di una settimana di Satori, sistemando per l’occasione una grande sala immersa nel verde delle colline trevigiane.

ORIGINE DEL FLYING SOFA

Il 18 maggio 2000 nasce il primo di una serie di incontri con questo nome. I partecipanti sono invitati a sedersi a turno su un grande divano per condividere la propria verità del momento. Si tratta di una forma collettiva di Self Inquiry.

NUOVO FLYING SOFA

Nasce dal forte intento di invitare tutti coloro che vogliono accettare la sfida della crisi della pandemia a rimanere in contatto in un modo significativo, “in touch in a meaningful way” anziché rinchiudersi in un isolamento forzato nelle proprie case.

OMC TREVISO & FLYING SOFA

L’attività prosegue, espandendosi, diversificando le proposte, sempre nell’ambito della ricerca interiore e dell’evoluzione del proprio essere. Il centro ritorna a Treviso, in un nuovo spazio, immerso nel verde, sotto le ampie chiome di un albero di noce…

Evoluzione del logo

Ad un certo punto i due gabbiani racchiusi in un cerchio nel logo originale sono volati via. Il nome di Osho non aveva più bisogno di apparire e diventava Oneness, un richiamo alla tradizione Advaita, della non-dualità. Il cerchio vuoto è anche l’immagine dell’ottavo toro zen.
Nel 2020, riprendendo il nome di una serie di incontri di tanti anni prima “Flying sofa”, un divano volante è andato a riempire l’interno del cerchio.
Piccoli Cambiamenti, che rappresentano tappe importanti sia personali che nella vita del centro.

Il centro quando era a Ponzano Veneto.

What People Say