Se il rumore del mare sovrasta quello dei tuoi pensieri, sei nel posto giusto. La natura spesso ci trasmette una grande forza, infondendo un senso di presenza e di pace che permette di espandere la nostra essenza individuale.
Teniamo comunque presente questa raccomandazione di Marco Aurelio (“Pensieri” libro IV) di mettere al primo posto l’apertura d’animo per cogliere i doni esterni:
“Alcuni vanno alla ricerca di luoghi in cui ritirarsi, in campagna, al mare o sui monti, e anche tu hai l’abitudine di desiderare ardentemente tutto questo, però è sciocco, dato che puoi, in qualsiasi momento, ritirarti in te stesso. Perché in nessun luogo più tranquillo e calmo della propria anima ci si può ritirare; soprattutto se si hanno dentro di sé principi tali, che, al solo contemplarli, si acquista una perfetta serenità”.
“Quando dico soffrire con gioia, sembra paradossale e la tua mente inizia a pensare come accomodare entrambe, perché per te sono contraddittorie. Non lo sono, appaiono solo contraddittorie. Puoi goderti la sofferenza.
Qual è il segreto, come godere la sofferenza?
La prima cosa è: se non scappi, se consenti alla sofferenza di essere lì, se sei pronto ad affrontarla, se non stai cercando in qualche modo di dimenticarla, allora tu sei differente. La sofferenza è lì, ma solo intorno a te, non è in centro, è alla periferia.
È impossibile per la sofferenza essere al centro, non è nella natura delle cose. È sempre alla periferia e tu sei il centro. Così, quando lasci che accada, quando non scappi, non te la svigni, non sei in preda al panico, improvvisamente ti renderai conto che la sofferenza è lì alla periferia, come se succede a qualcun altro, non a te, e la stai guardando. Una gioia sottile si diffonde in tutto il tuo essere, perché hai realizzato una delle verità fondamentali della vita: che sei beatitudine e non sofferenza.” Osho